Torniamo ad occuparci di lavoro e delle figure professionali più richieste per il 2013, concentrandoci in particolare sui giovani, per cercare di capire quali sono le professioni o i corsi professionali che garantiscono maggiori possibilità occupazionali. Non ci limiteremo solo a questo aspetto, ma attraverso un’analisi più approfondita dei dati inerenti il mercato del lavoro, focalizzeremo l’attenzione anche sulla condizione dei giovani che si affacciano al lavoro cercando di capire qual’è il loro profilo, quali sono le condizioni contrattuali che li attendono e quali sono le regioni e le province d’Italia che offrono maggiori opportunità di trovare un impiego. Per questo scopo abbiamo analizzato i dati provenienti dalle fonti più autorevoli quali Unioncamere, Almalaurea, Fondazione Sussidiarietà e Sole 24 Ore. Le considerazioni che si possono fare a partire da questi interessanti dati sono molteplici:
– I giovani si stanno abituando alla flessibilità del mercato del lavoro
La prima buona notizia è l’alta adattabilità mostrata dai giovani in cerca di lavoro: il 53% dei giovani laureati ha infatti dichiarato di adattarsi alle nuove forme contrattuali ed eventualmente anche ad adattarsi in fase iniziale a mansioni differenti dalle proprie aspettative. Questo è positivo in quanto significa che stiamo digerendo il nuovo mercato del lavoro, cosa indispensabile per non estinguersi dal punto di vista professionale: quindi altro che choosy! Le cattive notizie sono invece che le aziende prevedono di assumere il 9.4% in meno di un anno fa e i giovani saranno solo 3 su 10 cioè il 26% in meno di un anno fa, quindi al momento alla flessibilità mostrata dai giovani non corrisponde quella di ingresso nel mercato del lavoro.
– Salari e caratteristiche contrattuali dei neoassunti
Analizziamo quindi le caratteristiche contrattuali tipiche per un giovane che si affaccia al mondo del lavoro. Premesso che ormai l’accesso al mercato del lavoro si effettua principalmente tramite stage (anche nel caso di profili altamente qualificati alla prima esperienza lavorativa), il numero di contratti a tempo indeterminato passa dal 37% del 2001 al 33%, mentre aumentano al 40 % quelli a tempo determinato e al 22% l’apprendistato. Aumenta di circa il 6% rispetto al 2011 il contratto part time.
Per quanto riguarda i salari la situazione è decisamente pessima se si pensa che i nostri collegi europei guadagnano in media il 30-40% in più. Per quanto riguarda lo stage la retribuzione media va dai 500 agli 800 euro, anche se va segnalato che si trovano ancora situazioni in cui non si percepisce nulla o solo un simbolico rimborso spese.
Il primo stipendio viene retribuito dagli 800 euro per i profili meno qualificati, fino ai 1350 euro nel caso di profili elevati in presenza di master di specializzazione o dottorati di ricerca, spesso accompagnati da esperienze di studio o lavoro all‘estero e disposti a frequenti trasferte estere anche prolungate nel tempo. Si scende a 1200 in assenza di qualifiche post laurea o di significative esperienze estere o di stage.
– Aree geografiche che offrono maggiori opportunità di lavoro
Passiamo ora alla distribuzione geografica relativa alle opportunità lavorative previste per il 2013: sorprendentemente è il centro Italia la zona dove nel 2013, secondo le previsioni, si registreranno il maggior numero di assunzioni. In questo senso la regione regina è il Lazio con il 40% delle nuove assunzioni appannaggio degli under 30, seguita da Toscana e Umbria (37%). In netto ribasso invece i numeri del Nord e del Sud che vedono calare le prospettive dei giovani di oltre il 30%.
Se scendiamo a livello di città, Roma guida la classifica con più di 15000 reclutamenti, mentre Milano insegue a quota 13500 opportunità di lavoro per gli under 30, in calo di circa il 30% rispetto all’anno precedente.
– Professioni più richieste 2013, come è cambiato il profilo professionale ideale degli assunti
Vediamo ora il profilo ideale del giovane laureato prima di vedere quali sono le professioni anticrisi (vedi tabella a fondo pagina).
Rispetto ad un anno fa i profili altamente qualificati in ambito di innovazione, vedono calare le proprie quotazioni a scapito di profili di media specializzazione, impiegati soprattutto nel commercio e nei servizi.
I titoli di studio più ricercati per il 2013 saranno i diplomi (48%), con indirizzi amministrativo-commerciale, meccanico, turistico e informatico. Solo nel 15,4% delle offerte di lavoro è indispensabile essere in possesso di una laurea: tra le più richieste troviamo economia, ingegneria e medicina. Il dato più sorprendente è invece che nel 10% dei casi basta possedere una qualifica professionale. Quest’analisi è abbastanza preoccupante perchè la mancanza di richiesta di profili altamente qualificati denota la mancanza di investimento in innovazione, veri settori trainanti dell’economia e quindi di un’assenza di prospettive di crescita concreta nel medio lungo termine. Come conseguenza si ha la fuga dei giovani più brillanti verso l’estero dove ci sono situazioni e salari migliori.
– Conclusioni
Il quadro macroeconomico non è cambiato molto negli ultimi anni e quel che è peggio non si intravedono risposte a medio-lungo termine da parte della politica in grado di risollevare concretamente la situazione. La mancanza di investimenti in innovazione e la scarsissima competitività dei nostri stipendi fa si che sempre più giovani, specialmente le figure più qualificate e brillanti, scelgano la strada estera.
In un periodo in cui non appare vantaggioso investire in formazione ci sentiamo di rilanciare: le soluzioni migliori sembrano quelle di imparare un mestiere (sono molte le professioni pratiche e manuali in cui mancano figure professionali specifiche) oppure di investire in una formazione di elitè, puntando su master o dottorato magari in combinazione con un’esperienza estera di studio o lavoro.
I profili professionali più richiesti per il 2013 – Dati Fondazione Sussidiarietà in collaborazione con Università Cattolica.
Gruppo professionale | Valori assoluti assunzioni previste | Inc.% assunzioni su ass. totali | Var. % delle assunzioni previste rispetto 2012 |
---|---|---|---|
Ingegneri, architetti e professioni assimilate | 770 | 38,5% | 40,5% |
Addetti assistenza della clientela |
2.253 | 32,6% | 31,8% |
Operatori della cura estetica | 966 | 54,9% | 19,0% |
Personale non qualificato nelle attività industriali e Assimilati |
521 4 | 1,0% | 8,3% |
Conduttori di mezzi di trasporto | 1.607 | 25,5% | 2,7% |
Operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o Domiciliari |
726 | 14,3% | -4,5% |
Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi Turistici |
4.379 | 27,4% | -7,3% |
Personale di segreteria e servizi generali | 3.528 | 41,7% | -8,6% |
Specialisti in scienze matematiche, fisiche, naturali | 708 | 30,5% | -17,5% |
Commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso |
4.347 | 36,9% | -18,3% |
Operai specializzati e conduttori di impianti alimentari | 708 | 21,0% | -30,7% |
Operai nelle attività metalmeccaniche ed Elettromeccaniche |
1.415 | 26,5% | -31,8% |
Commessi e altro personale qualificato nella grande Distribuzione |
1.496 | 51,6% | -32,3% |
Tecnici del marketing, vendite, distribuzione Commerciale |
1.635 | 29,1% | -34,7% |
Tecnici della sanità e dei servizi sociali | 583 | 22,5% | -34,7% |
Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri Settori |
1.150 | 42,6% | -43,7% |
Personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone |
998 | 9,8% | -44,0% |
Addetti alla gestione dei magazzini e spedizionieri | 1.192 | 26,6% | -44,5% |
Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici |
1.986 | 18,1% | -44,6% |
Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della Produzione |
1.694 | 34,5% | -45,2% |
Personale non qualificato nella logistica, facchini e Corrieri |
588 | 24,5% | -51,5% |
Tecnici amministrativi e finanziari e bancari | 1.945 | 36,9% | -62,2% |